Cos’è e come funziona la stampa UV a spessore Braille
La capacità di farsi notare dal cliente rappresenta uno degli input fondamentali affinché il nostro prodotto venga acquistato. Se vuoi sapere di più su come allestire al meglio il packaging dei prodotti per fidelizzare i clienti leggi la nostra guida agli astucci in cartoncino personalizzati.
Dunque, cosa attira maggiormente le persone?
Numerosi studi condotti negli ultimi anni dimostrano che i colori flat, quindi pieni e corposi, risultano più gradevoli agli occhi di adulti e bambini. Veniamo attirati da colori sgargianti, ma sono i particolari che ci portano al tanto atteso e gratificante “compro questo!”.
Immaginate una scatolina nera opaca, prendendola tra le mani scopriamo che magari è anche gradevole al tatto e sembra quasi vellutata. Proprio in quel momento la giriamo per vederla meglio alla luce ed ecco che vediamo dei dettagli neri lucidi che catturano l’occhio. La reazione di tutti è quella di rimanere stupiti, quasi con meraviglia, ed incuriositi a vederne ogni più piccolo dettaglio.
Questa è la magia della stampa UV a spessore: chiamata anche “Braille” perché utilizzata moltissimo nella sovrimpressione di caratteri, riconoscibili da non vedenti o ipovedenti, su libri o packaging di vario genere.
Come avviene la stampa UV a spessore
La stampa UV a spessore è una metodologia atta a ricavare una sorta di rilievo. Si fa colare su di un foglio (sia esso normale o plastificato) colori più o meno densi che, asciugati tramite UV, generano uno spessore percepibile al tatto. Si possono utilizzare colori normali, metallizzati oppure inchiostri trasparenti per stampare in sovrimpressione l’alfabeto Braille.
Vantaggi della Serigrafia UV spessorata
Questo tipo di stampa potrebbe essere confusa con quella elegantissima a rilievo secco, ma sebbene possano avere dei punti in comune sono diverse sia nell’effetto finale sia nella modalità di realizzazione delle stesse. La serigrafia UV spessorata non va confusa, infatti, con la stampa in rilievo poiché permette di avere il rilievo solo da un lato del foglio o supporto, evitando l’effetto “fossetta” sul lato opposto. Inoltre, per quanto riguarda la modalità di realizzazione c’è la differenza sostanziale che per la stampa a rilievo secco la carta viene “modellata” in modo da fare delle curve e prendere una determinata forma, mentre per la serigrafia spessorata Braille viene colato inchiostro che si solidifica su di un supporto cartaceo, non richiedendo piegamento della carta stessa.
La stampa in Braille
Uno dei maggiori vantaggi di questa tipologia di stampa è il fatto che può essere utilizzata ovunque, anche su supporti già stampati senza compromettere in alcun modo la leggibilità e l’impatto degli stessi.
Prendiamo ad esempio un packaging di un cosmetico: il codice Braille potrà essere sovrascritto tranquillamente su titolo, istruzioni e marchio senza modificare o rovinare l’appeal del prodotto.
Questo metodo di stampa offre la valorizzazione dei prodotti con disegni e scritte piacevoli al tocco e a tutti le pari opportunità di godersi il piacere di acquisto.